Con un concerto si inaugura il trasloco a palazzo Rubini
Nuova sede e divise rinnovate per il Corpo civico musicale «Rubini» di Romano.
La sede è stata inaugurata al terzo piano del palazzo del tenore romanese dove
il Corpo civico musicale ha ora a disposizione dei locali per la scuola allievi,
la sala prove insonorizzata e altri spazi di servizio. La divisa è di colore
grigio con lo stemma del Corpo musicale dai colori giallo e amaranto tipici
della città: una realizzazione resa possibile grazie anche al contributo di un
donatore che ha voluto rimanere nell'ombra. Per l'inaugurazione della sede il
pubblico è stato accolto nel cortile del palazzo «Rubini» dalla banda musicale
al gran completo diretta dal maestro Angelo Giussani. Il sindaco Emilio Tognoli,
presidente del sodalizio musicale, ha sottolineato l'impegno del Comune d'intesa
con la Fondazione Rubini affinché la casa del tenore diventi il palazzo della
musica. Attualmente sono già stati trasferiti nella dimora storica il liceo
musicale, la scuola di musica e la banda con la scuola di musica per gli ottoni.
Verrà presto allestita anche la sala prove al piano terra per le band del paese.
Attualmente il palazzo ospita anche alcune classi del liceo psicopedagogico Don
Milani e la sede dell'assessorato alla Cultura e ai Servizi sociali. «La
collocazione della sede della banda musicale è un altro tassello che si aggiunge
a questa opera di valorizzazione dello storico immobile», ha detto, in sintesi,
il sindaco di Romano.
Dopo la benedizione impartita dal prevosto monsignor Tarcisio Tironi, il taglio
del nastro inaugurale è stato affidato al prevosto emerito monsignor Giuseppe
Rivellini e a Barbara Manzoni, direttore della Fondazione Rubini. Poi il Corpo
civico musicale «Rubini» ha collaudato in diretta la sala prove tra gli applausi
del pubblico, con l'esecuzione di alcuni brani musicali. In serata spazio al
tradizionale concerto che ha visto la partecipazione degli alunni delle quinte
elementari delle scuole cittadine e anche quella degli allievi del liceo don
Milani.
Gian Battista Rodolfi