Nei giorni scorsi è nata a Romano l'Associazione dei fotografi professionisti bergamaschi. Tra gli obiettivi che si pone c'è quello di tutelare la categoria, combattere l'abusivismo e valorizzare la professionalità dei soci. Il via al gruppo è stato dato nel corso di una riunione convocata tra gli addetti del settore nel palazzo dei Muratori, alla presenza di oltre 40 fotografi professionisti.
«Abbiamo deciso di procedere alla costituzione di una nostra associazione – spiega Teo Murdolo, fotografo professionista di Romano e animatore della iniziativa con altri colleghi – per tutelare il nostro lavoro, combattere l'abusivismo anche con denunce alla Guardia di finanza per chi verrà colto sul fatto, ma anche per promuovere il nostro lavoro. Per diventare parrucchieri per esempio bisogna andare a scuola e frequentare corsi professionali; invece nel nostro settore oggi succede che uno si alzi e decida di fare il fotografo: non ci sono momenti di formazione, soprattutto per i giovani. Ma per dedicarsi a questa professione non basta la passione».
Per questo la nuova associazione punta, per esempio, alla definizione dei requisiti per qualificare un fotografo professionista, alla sua riconoscibilità, al contrasto di tutte le attività collegate al settore che vanno a discapito della professionalità.
Nei programmi futuri c'è anche l'organizzazione di un festival della fotografia a livello provinciale: una passerella dove i fotografi professionisti bergamaschi possano dimostrare la propria preparazione, oltre a momenti di stage, tirocinio ed esami per chi vuole intraprendere questa professione che nell'era della tecnologia digitale necessita di un costante aggiornamento. Ma tra le idee in cantiere c'è anche quella di creare una rivista per i fotografi.
Lunedì prossimo, sempre nel palazzo dei Muratori, è in programma una nuova riunione dei fotografi interessati al neonato sodalizio (inizio alle 20,30). Per l'occasione sarà pronto lo statuto dell'associazione no profit, che verrà costituita in questi giorni con atto notarile e della quale i soci riceveranno una tessera di riconoscimento. «La reazione dei colleghi dopo la prima assemblea è stata molto positiva – sottolinea Teo Murdolo –: hanno constatato che si vuole fare qualcosa di concreto. Tanti erano scontenti del fatto che i problemi sono irrisolti da tempo».
G. B. R.