Partendo da 130 antiche mappe e pergamene, il Comune di Romano ha definito un progetto culturale intitolato «Imago urbis» (l'immagine della citta, in latino), che punta a far conoscere un prezioso patrimonio cartografico che ripercorre la storia urbanistica della cittadina dal XVII al XIX secolo. Il restauro delle mappe (tra cui alcuni acquerelli del cartografo romanese Gian Battista Caniana) è stato affidato dal Comune a Carlo Valli. Ora l'Amministrazione comunale ha deciso di rendere accessibili e consultabili agli studiosi e a tutta la cittadinanza questi preziosi documenti, conservati in un caveau per assicurare luce e temperature ideali. Il progetto, finanziato con un investimento di 25.000 euro, prevede la realizzazione di un cd rom multimediale, di un catalogo e di una mostra di mappe e cartografie. «Siamo partiti dal restauro delle antiche pergamene completato nei mesi scorsi – spiega l'assessore alla Cultura Giuseppe Rossi –; ora puntiamo a trasferirle su un cd utile come strumento di studio per gli esperti, ma anche per gli studenti che vogliano fare studi e ricerche su Romano». Nel cd saranno inserite informazioni anche su usi e costumi dell'epoca in cui è stata realizzata la singola mappa o pergamena, sulla famiglia o sulla istituzione che l'ha commissionata, oltre a notizie sul restauro. Nei prossimi mesi, poi, il Comune organizzerà una mostra della durata di 15 giorni. Dopodiché i documenti torneranno nei forzieri in cui sono custoditi. Ultima proposta di «Imago Urbis» è un ciclo di serate culturali che si terranno a Romano e a Bergamo per presentare le mappe. Tra i relatori, gli architetti Bruno Cassinelli e Silvia Carminati e il professor Lelio Pagani dell'Università di Bergamo.
Gian Battista Rodolfi