Tra gli attori dilettanti della compagnia teatrale dei Cappuccini, a Romano, c'è chi lavora in banca come Cesare Carminati, chi in biblioteca come Elena Cappelletti, chi insegna alle scuole elementari come Tiziana Pagani e Patrizia Mattusi: è un gruppo variegato di artisti che per passione, da circa dieci anni, rivisita in chiave comica celebri opere liriche.
Dopo «Ostrogheta un moro in gondoleta», è stata la volta di «Madama Butterfly, il volo del lepidottero». Lo spettacolo, che già nel titolo ha un presagio di divertimento, non ha tradito le attese degli affezionati che, per tre sere successive, hanno riempito la sala parrocchiale Don G. Ferrari. La sceneggiatura è di Tiziana Pagani e di Patrizia Mattusi, che con altri sette attori, hanno rivisto e interpretato il lavoro di Puccini. Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d'avventura si unisce in matrimonio con una geisha di nome Madama Butterfly, acquisendo anche il diritto di ripudiare la moglie dopo un mese; così infatti avviene e Pinkerton ritorna in patria. La sposa, accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere la sua fiducia nel ritorno dell'amato. Pinkerton infatti ritorna, ma non solo: accompagnato da una giovane donna sposata negli Stati Uniti; è venuto a prendersi il bambino, un incredibile bimbo di quasi quarant'anni interpretato da Fabio Finazzi, per portarlo con sé ed educarlo secondo gli usi occidentali.
Di fronte all'evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande felicità è svanita del tutto. L'opera di Puccini dovrebbe concludersi in modo tragico con Butterfly che, dopo aver abbracciato il figlio, si immerge un pugnale nel petto, facendo harakiri. Ma già dall'inizio, i toni sono stati abilmente stemperati: Pinkerton, è un vanesio ufficiale poco gentiluomo, Butterfly, è una donna troppo ingenua, invece la moglie americana, è una frivola attrice di soap opera, con origini napoletane, per la quale ogni occasione è buona per una piazzata in dialetto strettissimo. Così piuttosto che uccidersi, l'eroina giapponese si cerca un nuovo compagno, dando una svolta moderna all'opera.
Una serata allegra, ma con intenzioni serie. «Il ricavato dei tre spettacoli – ha detto Butterfly-Tiziana Pagani – sarà devoluto totalmente al Centro missionario diocesano, per il progetto Costa d'Avorio».
Claudia Luraghi