Quasi due settimane di stop, l'azienda si scusa: ultimi giorni di disagi
ROMANO Quotidiani che non vengono recapitati da giorni, anche da quasi due settimane, scadenze di assicurazioni giunte ben oltre il termine, inviti a convegni e inaugurazioni ormai superati e pagamenti di prestazioni professionali svaniti nel nulla. Sono solo alcuni dei ritardi al servizio che stanno interessando Romano, nonostante diversi cittadini abbiano segnalato personalmente all'ufficio postale il fatto. Proprio le problematiche legate alla mancanza di personale, e il conseguente ritardo di consegna della posta, sono state argomento di dibattito nell'incontro andato in scena l'altro ieri in prefettura, a Bergamo. Ma questo, inutile nasconderlo, ai cittadini interessa fino a un certo punto: «Basterebbe riorganizzare ogni due-tre giorni il giro dei postini, garantendo la corrispondenza in tutta la città – hanno commentato ieri alcuni utenti inviperiti –. Non c'entra nulla se in una determinata via c'è il portalettere nuovo o addirittura manca: che ne spostino uno da un'altra zona a quella scoperta, alternando perlomeno il disservizio e anche il malumore tra la gente e non solo tra quella residente nelle solite vie di Romano».
È questo il commento generale delle persone che hanno segnalato il disservizio anche ai dipendenti postali: «Fossi il direttore – ha commentato l'impiegata di una ditta locale – mi tirerei su le maniche e in qualche modo qualche busta la farei arrivare a destinazione. A simili situazioni i dipendenti postali dovrebbero essere già preparati, questi intoppi si verificano spesso».
Dall'ufficio postale di Romano bocche cucite e l'invito, come da regolamento interno, a rivolgersi alla segreteria della direzione provinciale oppure al servizio competente regionale. E così, dal servizio territoriale di comunicazione delle Poste italiane di Milano, hanno fatto sapere: «In effetti ci sono stati negli ultimi tempi notevoli problemi legati alla consegna della posta, per i quali ci scusiamo vivamente con la clientela di Romano. Garantiremo comunque per la prossima settimana il regolare servizio di recapito della corrispondenza». Il sindaco Emilio Tognoli sottolinea che «già lo scorso anno, all'inaugurazione del nuovo ufficio postale e in altre sedi, ho rimarcato che, pur nella diversificazione dei servizi postali, rimane prioritaria la distribuzione quotidiana della corrispondenza, osservando le specifiche richieste del territorio. Dall'incontro in prefettura è emerso che i sindaci dovranno avere più voce in materia e, con le risorse in atto, stimolare un'attività più puntuale delle Poste stesse. Seguiremo queste indicazioni per il bene della cittadinanza». Tra le semplici soluzioni per risolvere l'ormai duraturo problema c'è quella avanzata da un esercente di Romano: «Potremmo lanciare un'idea agli impiegati – ha dichiarato un giovane barista –: mandare un invito per ritirare personalmente la corrispondenza direttamente all'ufficio postale, almeno in questo periodo di disservizi. Penso che in molti sarebbero disposti a farlo». Una proposta da prendere in considerazione, ma ora come ora difficilmente realizzabile, per un semplice motivo: siamo sicuri che la busta con l'avviso arriverebbe a destinazione?
Fabrizio Boschi