Treni: il nuovo orario taglia due collegamenti per Milano Centrale
Non piacciono proprio, specie ai viaggiatori di Romano e di Treviglio, le novità del nuovo orario ferroviario, in vigore da domenica scorsa, sulla linea Milano-Brescia-Verona-Venezia.
L'arrivo milanese del treno interregionale con il numero 2090 da Venezia Santa Lucia, è stato spostato dalla stazione Centrale a Sesto San Giovanni; altri due collegamenti interregionali che non partono e non arrivano più a Milano Centrale e si registrano ulteriori modifiche sui tempi di percorrenza di altri treni. In pratica il polo di paesi che da solo conta oltre settantacinquemila abitanti (a cui bisogna aggiungere quelli del circondario), quello composto da Rovato, Chiari, Romano e Treviglio, al mattino, dalle 8 alle 10, perde due dei tre collegamenti prima esistenti verso Milano Centrale, senza avere nessun'altra alternativa escluso Treviglio. A sua volta il collegamento per Venezia delle 11,15 parte da Milano Lambrate.
«La cosa buffa, per non dire di peggio - commentano al comitato pendolari di Romano-Chiari-Rovato - è che quando siamo stati a Milano dalle Fs qualche settimana fa, nessuno ci aveva parlato delle modifiche che sono state introdotte. Ci spiegano che ci sono i lavori del quadruplicamento, ma perché sono stati sacrificati allora solo i treni della Milano-Venezia?». Anche da Brescia arrivano proteste per le modifiche, ma la seconda città della Lombardia se la cava meglio grazie ai collegamenti con treni intercity da e per Milano. Lo spostamento più criticato è quello del treno IR 2090 che ferma nelle località bergamasche di Treviglio e di Romano e arrivava a Milano Centrale prima delle 9. Ora le centinaia di viaggiatori diretti in Centrale devono scendere per forza a Lambrate e salire su altri treni che sono già affollati. Si perdono tanti minuti preziosi per timbrare il cartellino o per prendere altri treni in Centrale.
Il discorso delle coincidenze vale anche per il treno IR 2094 e IR 2095 in partenza e in arrivo ora da Lambrate. Da Lambrate l'IR 2090 parte alla volta della stazione Greco e arriva semivuoto a Sesto San Giovanni. «Si tratta dell'unico collegamento interregionale e per di più di una tratta ricca di traffico e di incassi per le Fs come è la Milano-Venezia - racconta ancora il comitato dei pendolari -, un collegamento ora "buttato fuori" da Milano Centrale senza una spiegazione seria e plausibile».
La linea Milano-Brescia-Verona-Venezia secondo le statistiche della Regione è la terza in Lombardia come numero di viaggiatori, dopo la Milano-Varese e la Milano-Lecco. I pendolari si lamentano che alle Fs proprio non tengano in alcun conto questo fattore decisamente importante quando si disegna un progetto di modalità e tempi di viaggio. Peraltro questi pendolari potrebbero essere molti di più se ci fossero più treni che invece sono stati rinviati a quando sarà concluso il quadruplicamento Milano-Treviglio, pronto tra 13 mesi, se tutto andrà come da programma.
C. C.