Più veloce il treno delle 7,27: arrivo a Lambrate alle 8,05. I pendolari: ora serve una corsa di ritorno
Da lunedì mattina il treno delle 7,27 avrà nuovi orari: grazie anche alla soppressione della fermata di Pioltello arriverà a Lambrate in 38 minuti
C'era una volta un tram chiamato desiderio. I pendolari non avevano un tram, ma un treno. Quello delle 7,30, e lo sognavano solo un attimo più veloce. Quel che bastava per arrivare a Milano, la mattina, in 40 minuti o giù di lì. Per anni si son sentiti rispondere picche.
Adesso si farà: da lunedì i pendolari si ritroveranno il treno delle 7,27 con una fermata in meno (Pioltello) e il via libera all'ingresso a Lambrate prima del treno in arrivo da Brescia. Insomma: il celeberrimo derby coi pendolari «bresciani» (che poi sono anche i pendolari della Bassa) è vinto, sì, ma per gentile concessione. Già, perché è cronaca il via libera dato dai pendolari del treno in arrivo da Brescia, che da sempre si contende con quello di Bergamo l'ingresso a Lambrate pochi minuti dopo le 8. Dopo il sì dei «bresciani», la Regione ha dato il via all'operazione che si concretizzerà lunedì mattina. Il treno partirà alle 7,27, fermerà a Verdello (7,35), a Treviglio (7,42) e poi correrà tutto d'un fiato fino a Lambrate, con arrivo alle 8,05. 38 minuti in tutto. Più ben 10 minuti per chi arriva a Centrale. Modifica che impone leggeri cambiamenti di orari anche al treno che la mattina collega Cremona a Bergamo.
Ovvia la soddisfazione nelle fila del Comitato pendolari, che però mette tutti i puntini sulle i. «Il comitato accoglie con soddisfazione questo collegamento veloce - scrivono in un comunicato -. Ci sono voluti anni ma finalmente ciò che era "impossibile" è diventato fattibile». Ma ai pendolari non basta e chiedono una corsa rapida anche nel pomeriggio. «Servono un collegamento veloce tra Milano Greco Pirelli e Bergamo - via Treviglio - con fermata solo a Lambrate, in partenza alle 16,45 (16,53 da Lambrate) e arrivo a Bergamo alle 17,26, la velocizzazione dei treni sulla via Carnate, il prolungamento dei treni in arrivo a Bergamo da Milano almeno fino a Montello e il raddoppio della linea Bergamo - Brescia». Ma non solo: sul banco degli imputati c'è sempre la qualità dei servizi: pulizia, puntualità, informazione all'utenza. «Temi su cui - sottolineano i pendolari - nonostante gli aumenti tariffari non si sono riscontrati sensibili miglioramenti».
Negli incontri tenuti in Regione, i pendolari sono spesso affiancati da tre consiglieri regionali: Marcello Raimondi (Forza Italia), Daniele Belotti (Lega Nord) e Beppe Benigni (Ds). Questo il commento di Raimondi, che nello scorso inverno più di tutti ha energicamente premuto sul Pirellone perché l'operazione andasse in porto in tempi brevi. «La velocizzazione del treno Bergamo-Milano Centrale delle 7,27 risponde alla necessità di assicurare alcuni collegamenti rapidi, con poche fermate intermedie, tra Bergamo e il capoluogo regionale. È una proposta che abbiamo sostenuto nella consapevolezza che Bergamo non può non avere un certo numero di treni che velocemente, in 40/45 minuti, vanno o vengono da Milano. Per quanto riguarda i collegamenti tra Milano e Bergamo va rafforzata anche la linea via Carnate. Detto questo - prosegue Raimondi - ribadisco un concetto fondamentale: bisogna che la Regione, e le Ferrovie da subito, senza attendere la realizzazione delle nuove infrastrutture, procedano a una completa razionalizzazione del servizio ferroviario nella tratta Treviglio-Milano per rispondere ai bisogni di mobilità senza dover fare la guerra tra poveri. È assurdo che per accelerare i treni da Bergamo si debbano creare disagi ad altri pendolari bergamaschi come quelli delle stazioni che si trovano sulla linea Brescia - Milano. La provincia di Bergamo è quella che in Lombardia dà più proventi alle Fs e quindi queste penalizzazioni sono inaccettabili. Per i pendolari della Bassa, di Treviglio, Romano, Calcio, Morengo e Vidalengo bisognerà che il servizio migliori sia sotto il profilo delle fermate soppresse a Morengo e a Vidalengo, sia dal punto di vista dei treni e della puntualità».
Poi Daniele Belotti: «È una notizia positiva, che era stata sollecitata anche con ordini del giorno votati all'unanimità, e un'ulteriore dimostrazione dei risultati prodotti dai continui incontri tra pendolari, Ferrovie e Regione». Infine Beppe Benigni: «In questi giorni è l'unica notizia positiva, visto lo stillicidio di guasti e ritardi accumulati proprio sulla linea di Treviglio. La notizia fa piacere, è una battaglia vinta. Ma attendo le Ferrovie alla prova pratica».
Roberto Belingheri