Comune di Romano di Lombardia
Clicca sul banner
Inserisci il Comune di Romano fra i tuoi siti preferiti

MAPPA

HOME SCRIVI
Imposta il Comune di Romano come pagina iniziale

 NEWS: 

COMUNE

CITTA'

SERVIZI

ATTIVITA'

NEWS

WEB

FORUM

CHAT

SEI IN: HOME > CITTA' > I MUSEI DELLA CITTA'
 
MUSEI DI ROMANO DI LOMBARDIA
 

COLLEZIONE ANITA E RINALDO PIGOLA


 

Informazioni generali:

Palazzo della Comunità - Romano di Lombardia

tel.: 0363/910662

Apertura: tutte le domeniche, giorni festivi ed ogni primo sabato del mese ore

Ingresso: gratuito

 

CENNI STORICI

Nel marzo 1995, l’artista Rinaldo Pigola donò alla sua città natale, Romano di Lombardia, 42 opere da lui eseguite nell’arco di quasi cinquant’anni. Da qui nacque la collezione, attualmente ospitata nel Palazzo della Comunità (o Palazzo della Ragione). L’edificio trecentesco, è stato più volte rimaneggiato, in particolare nel ‘500 e nel ‘700; un’ultima ristrutturazione si è conclusa di recente. La facciata del Palazzo, su cui campeggia un grande leone di S.Marco in pietra arenaria, è a corsi di ciottoli di fiume alternati a mattoni; poggia su grossi pilastri collegati da grandi archi leggermente ribassati ed è decorata da un elegante cornicione in cotto. Sotto l’arcata esterna è collocato un tavolo in pietra di Zandobbio: si tratta probabilmente di un reperto di epoca romana, originariamente di forma ottagonale, ma spezzato a metà nel 1609, riutilizzato fino al XIX secolo come banco per la vendita del pesce. La collezione è esposta in due vaste sale del primo piano, una delle quali sede del consiglio comunale.

 

CRITERI ESPOSITIVI - ITINERARIO DI VISITA

La collezione (intitolata anche alla moglie del donatore Anita Dodesini, deceduta nel 1989) offre una panoramica del percorso artistico di Rinaldo Pigola, nato nel 1918 a Romano di Lombardia, tuttora attivo a Milano dove vive. Le opere sono esposte seguendo un ordine cronologico. Quelle appartenenti alla prima fase della produzione dell’artista sono collocate nella sala consiliare: si tratta di disegni e dipinti ad olio e tempera, su tavola, tela e carta. Sono ritratti, nature morte, paesaggi che illustrano ambienti caratteristici di Romano di Lombardia. Si aggiungono alcuni polimaterici eseguiti a partire dagli anni ‘60. Qualche titolo: Paesaggio a Romano “Ultima neve” (1944), Madonna Fontana (1944), Bambino col sacco (1950), Ritratto di Anita (1949/50 e 1987), Fiori (1950), Farfalla sulla finestra (1950). Nella parete di fronte all’ingresso è collocata una grande tela dello stesso autore, acquistata direttamente dal Comune, che rappresenta il mondo rurale locale. Nella stanza attigua sono in mostra le composizioni polimateriche, su tela o tavola, di più recente esecuzione e tre piccole sculture in ferro e cemento: Maternità, Il gatto, Il Crocifisso (1989). Titoli di alcune composizioni: Viaggio al nord (1961), Struttura in blu (1973), Rosso (1977), Ocra (1989). La donazione è ampiamente illustrata nel volume “Donazione Anita e Rinaldo Pigola. Disegni, dipinti e sculture”, edito dal Comune di Romano di Lombardia nel marzo 1995.

 

MUSEO DI GIOVAN BATTISTA RUBINI


 

Informazioni generali:
Via Comelli 2 - Romano di Lombardia (Bg)

tel. 0363/910810

Apertura:

Domenica

Ingresso: gratuito

 

CENNI STORICI

Il museo fu fondato nel 1872 per lascito testamentario di Adelaide Comelli, vedova di Giovan Battista Rubini, famoso tenore nato a Romano di Lombardia nel 1794 e morto nel 1854. Il museo è collocato nel palazzo Rubini, fatto costruire dall'artista nel 1845. L'edificio fu progettato dall'arch. Pagnoncelli di Bergamo, lo stesso che aveva progettato, a Romano, il palazzo municipale e la casa di campagna di Rubini, detta "la Gasparina". E' in stile tardo-neoclassico; presenta ambienti decorati con affreschi e stucchi e pavimenti in mosaico alla veneziana. Ha un cortile interno con porticato; nella pavimentazione è riprodotto lo stemma Rubini con tre tondi che indicano le pietre preziose del cognome. I piani superiori sono adibiti a scuola; l'utilizzo dell'edificio per le scuole superiori, per più di cento anni, ha nuociuto assai alla conservazione del palazzo il cui restauro è ancora in corso. La moglie Comelli, francese (il cognome è italianizzato) era un soprano. Sopravvisse vent'anni al marito e, nel frattempo, ne raccolse le memorie.

 

CRITERI ESPOSITIVI - ITINERARIO DI VISITA

Il museo, che un tempo occupava una sola sala al primo piano detta "sala ovale", occupa oggi cinque stanze contigue a piano terra. Nell'atrio sono esposte fotografie e litografie riguardanti il tenore. Nella prima sala, detta "del biliardo", vi sono le memorie legate alla vita di Rubini e dei suoi più stretti familiari: ritratti, arredi, vesti. Nella seconda sala vi sono i ricordi di Rubini cantante; è detta "del pirata" per l'affresco del personaggio che gli aveva dato la fama. E' un grande salone dove avvenivano le audizioni musicali e le feste. La terza sala, con soffitto affrescato, raccoglie arredi e oggetti che decoravano gli ambienti dove viveva la famiglia. Presenta anche quadri che mostrano luoghi raggiunti dal tenore nella sua attività. Nella quarta sala, arredata come quadreria, sono esposte le moltissime stampe che Rubini acquistava nelle grandi capitali europee, oppure riceveva in dono. La vedova del tenore volle anche, con lascito testamentario e per rispetto della volontà del marito, che tutti gli immensi beni accumulati dal Rubini in vita, fossero lasciati ad alcuni enti cittadini in favore di cantanti poveri e che, nel palazzo, fosse fondata una scuola superiore.

 

MUSEO MEMORIA DELLA COMUNITA'


 

Informazioni generali:
Piazza della Rocca - Romano di Lombardia

tel.: 0363/901875 (sig. Sergio Cominelli)

Apertura:

Giovedì

Sabato

Domenica

Ingresso: gratuito

Informazioni visite:
sono possibili visite in altri orari previa prenotazione al n. 0363/912186.

 

CENNI STORICI

Nel 1946 iniziò, da parte della sezione di Romano di Lombardia dell'Associazione Combattenti e Reduci, ed in particolare del suo segretario Pietro Garavelli, la raccolta di cimeli militari delle varie guerre e delle fotografie dei caduti romanesi. Lo scopo era quello di onorare degnamente i concittadini caduti in battaglia. Negli anni la collezione si arricchì, tanto da permettere l'apertura di un piccolo Museo Sacrario nel 1965. Continuando le donazioni, la raccolta necessitò di maggiori spazi; nel 1991 fu quindi trasferita in alcuni locali situati al primo piano della Rocca Viscontea e prese il nome di "Museo della Memoria della Comunità". La Rocca è un imponente castello duecentesco, più volte rimaneggiato. Le migliorie e le modifiche apportate nei secolo hanno prodotto una sovrapposizione di elementi architettonici di epoche e stili diversi, a cui comunque il tempo ha ridato unitarietà. La roccaforte è a pianta pressoché quadrata, con quattro alte torri agli angoli e mura merlate. Vi si accede tramite un portale protetto da un avancorpo a torre, che era munito di un ponte levatoio, ora sostituito da un ponte in muratura. All'interno vi sono due cortili denominati "Corte grande" e "Corte della cancelleria veneta". Interessanti la sala di rappresentanza ("Sala grande") e la cappella ("Chiesiola").

 

CRITERI ESPOSITIVI - ITINERARIO DI VISITA

Il museo è ancora parzialmente in allestimento. In tre sale comunicanti è custodita una grande quantità di materiale raccolto negli anni che viene continuamente incrementato, perché le donazioni proseguono. Una quarta sala ospita la sede dell'Associazione Combattenti e Reduci. Sono esposti soprattutto reperti militari, tra i quali: una croce ricavata da un bossolo, divise di vari corpi, armi, bombe, elmetti, cimeli di prigionia, epistolari, documenti, targhe, fotografie, i documenti personali e militari del gentile. Perrucchetti fondatore del corpo degli Alpini, una cassettina del pronto soccorso della guerra 1915-18 completa di ogni accessorio, una serie di fotografie tridimensionali della prima guerra mondiale.

 
SEZIONE CITTA'
CITTA' IN CIFRE
MAPPA
STORIA
ARTE
SERVIZI UTILI
TOUR VIRTUALE
LA PIAZZA
ALBUM FOTOGRAFICI
MUSEI
MERCATI
INDIRIZZI UTILI
 
Imposta il Comune di Romano come pagina inizialeIMPOSTA ROMANOONLINE COME PAGINA INIZIALEScrivi al Comune di Romano di LombardiaINSERISCI QUESTO INDIRIZZO FRA I TUOI PREFERITIInserisci il Comune di Romano fra i tuoi siti preferiti

By

SEGNALA LA PAGINA AD UN AMICO Le news locali